domenica 10 dicembre 2023

Auguri per un buon pranzo

Questa pagina contiene un messaggio di auguri per un buon pranzo. Il messaggio è in italiano e può essere utilizzato da chiunque, indipendentemente dalla sua relazione con la persona a cui si rivolge.

 

 

Il messaggio inizia con un augurio generico di buon pranzo a tutti. Successivamente, l'autore del messaggio esprime l'augurio che il pranzo sia delizioso e che faccia trascorrere un momento piacevole a chi lo sta consumando. L'autore auspica anche che il pranzo sia un momento di gioia e condivisione, se si sta mangiando con amici o familiari, o un momento di relax e di piacere, se si sta mangiando da soli.

Infine, il messaggio propone alcune frasi specifiche che si possono utilizzare per augurare un buon pranzo a qualcuno in particolare. Queste frasi sono personalizzabili in base alla relazione che si ha con la persona a cui si rivolge il messaggio.

Buon pranzo a tutti!

Spero che il vostro pranzo sia delizioso e che vi faccia trascorrere un momento piacevole.

Vi auguro di gustare ogni boccone e di sentirvi soddisfatti.

Se siete a tavola con amici o familiari, vi auguro di trascorrere un momento di gioia e condivisione.

Se siete da soli, vi auguro di rilassarvi e di godervi il vostro pasto.

Che il vostro pranzo sia un momento di piacere e di felicità!

Inoltre, ecco alcune frasi specifiche che potete utilizzare per augurare un buon pranzo a qualcuno in particolare:

  • Buon pranzo, cara Anna! Spero che ti piaccia il tuo piatto preferito.
  • Buon pranzo, caro Marco! Ti auguro di gustare ogni boccone della tua pastasciutta.
  • Buon pranzo, amici miei! Spero che il vostro pasto sia all'altezza delle vostre aspettative.

In conclusione, questa pagina è un modo semplice e gentile per augurare un buon pranzo a qualcuno.

Spero che queste frasi vi siano utili!

lunedì 7 marzo 2016

IL PIACERE DI PROGETTARE INSIEME

CONTROLLARE CON DISCREZIONE. In una festa con almeno 8-10 bambini è necessaria la costante presenza di un adulto. Il suo compito non sarà di fare il gendarme, ma di controllare con discrezione che tutto proceda per il meglio, di agevolare i giochi ragionevoli e scoraggiare quelli che lo sono meno. Questo significa mettere in agenda di papà o della zia preferita un pomeriggio da dedicare all'evento, per dare man forte alla padrona di casa.

Il compleanno e l'onomastico, la recita di Natale o la chiusura dell'anno scolastico, la fine di un torneo della squadra di caldo del quartiere o la nascita di un fratellino da presentare agli amici. Ci sono tanti buoni motivi per programmare una festa. E coinvolgere i bambini sarà divertente.

Condividere un progetto di festa e iniziare a parlarne con grande anticipo è il primo passo per organizzarsi in tempo, ma, soprattutto, è un modo per assaporare L'evento ancora prima che inizi. Ed è un semplice stratagemma per innescare aspettative che renderanno tutto più divertente e, forse, indimenticabile.

UNA LISTA RAGIONEVOLE DEGLI OSPITI

Una volta individuata l'occasione, sempre insieme ai bambini, si può iniziare a stendere la Lista degli inviti. Niente di formale, naturalmente, un breve elenco tanto per capire chi coinvolgere e quanti piccoli ospiti prevedere a tavola o intorno al buffet. Nel caso di una semplice merenda della domenica l'operazione è davvero semplice. Più difficile è stabilire a chi e perché allargare l'invito quando la ricorrenza è davvero speciale, come il compleanno o la fine della scuola.

POCHI INTIMI O TUTTA LA CLASSE?

Ed è proprio in questi casi che è necessario trovare un punto d'incontro. Ci sono bambini che amano festeggiare nell'assoluta intimità, con i due o tre amici del cuore. Altri amano le moltitudini ed è bene prevenire o, meglio ancora, evitare le adunate oceaniche, almeno in casa, ed eventualmente pensare a spazi diversi dal salotto del proprio appartamento.

AL PARCO, IN PALESTRA O ALL'ORATORIO

L'oratorio, la palestra, il parchetto vicino a casa, persino la piscina sono luoghi adatti per qualsiasi forma di festeggiamento. Molte di queste strutture sono attrezzate per questo genere di eventi. Naturalmente giochi e rinfreschi devono essere stabiliti tenendo conto di luogo, spazio, numero ed età dei partecipanti, per poi individuare ricette che mettano insieme gusti dei bambini, tempo a disposizione per realizzarle, modo di presentarle.

BUFFET, PICNIC O SEDUTI A TAVOLA

Bicchieri di plastica e tovaglioli usa e getta andranno benissimo per una merenda. Per il compleanno si può pensare a un buffet, un grande tavolo dove presentare paninetti, piccole pizze, torte e ciambelle già porzionate, in modo che tutti possano servirsi da soli. Una festa con pochi invitati può invece essere organizzata anche all'ora di pranzo o cena, con una tavola allegra e una serie di portate divertenti da vedere e buone da mangiare. Basta poi una semplice indagine con i propri figli su quello che piace di più all'asilo o a scuola per avere una buona traccia da seguire nella scelta definitiva del menu.

IL TAM TAM DEGLI INVITI SCRITTI, A VOCE O VIA MAIL

Con idee abbastanza chiare su tipo di evento, giorno, luogo e stile del rinfresco arriva il momento di diventare operativi. E come prima mossa, con almeno una settimana di anticipo, si può iniziare il tam tam degli inviti, che possono senz'altro essere fatti a voce direttamente dai bambini e confermati da una telefonata o da una mail ai genitori. Ma può essere molto carino e coinvolgente passare qualche ora con i propri figli a inventare semplici cartoncini dove scrivere una frase scherzosa e ricordare, come fanno i grandi, Luogo, data e ora dell'incontro. I ragazzini si divertiranno un mondo a distribuirli e li terranno poi nel loro cassetto in ricordo della giornata.

giovedì 3 marzo 2016

Produzioni in grande

In Italia sono attive e in buona salute diverse industrie birrarie indipendenti e le filiali di quattro grandi gruppi internazionali 

Sul nostro territorio sono presenti marchi storici, con stabilimenti propri, spesso di proprietà familiare, a volte con capacità produttiva non molto più forte dei birrifici artigianali. Tanto per dare qualche numero, producono in genere dai 100mila ai 700mila ettolitri l'anno. Poi ci sono i colossi, le grandi multinazionali.

In Italia dominano in quattro: Heineken (suoi tra gli altri i marchi Moretti, Dreher e alcuni regionali come quello sardo Ichnusa), SabMiller (con Peroni e Nastro Azzurro), AB InBev ( tra i più noti il tedesco Beck's e l'americano Budweiser) e Carlsberg. L'Heineken è olandese. Fondata nel 1863, è molto interessante visitare ad Amsterdam la sua vecchia fabbrica, quella dell'odierno Heineken Experience: attraverso un tour originalissimo si possono osservare i processi di fermentazione e di fabbricazione e ammirare gli splendidi antichi silos di rame ancora oggi perfettamente funzionanti.

Se vi capita di bere una birra Poretti o una Tuborg, sappiate invece che sono di Carlsberg, il 4° produttore al mondo (primo in Europa Settentrionale e Orientale ndr), presente in oltre 150 mercati.

L'esperienza di Carlsberg

Fondato nel 1847 a Copenaghen, il Gruppo è approdato sul territorio italiano nel 1975 dopo la fusione con Tuborg e nel 2001 ha acquisito anche il Birrificio Angelo Poretti. Produzione totale annua: oltre un milione di ettolitri.

Nello stabilimento di Induno Olona, in provincia di Varese, fondato dal Poretti nel 1876, nascono alcune delle birre più bevute in Europa, «con materie prime tutte d'importazione — come racconta Alberto Frausin, AD di Carlsberg Italia — tranne l'acqua, che arriva dalla "Fonte degli ammalati", una sorgente dei monti di Varese, chiamata così perché gli abitanti della città credevano avesse doti curative.

Orzo e malto arrivano dalla Francia, il luppolo da regioni storiche come la Repubblica Ceca e la Germania, mentre dall'America, dall'Australia e dalla Slovenia si fanno strada nuove varietà di luppolo aromatico. Il lievito proviene essenzialmente dalla Banca del lievito in Danimarca».

In questi ultimi tempi l'industria sente il peso crescente della concorrenza dei birrifici artigianali, più creativi anche se non competitivi sul terreno dei prezzi.

lunedì 22 febbraio 2016

Pomodori ripieni al tonno

Ingredienti


1 o 2 pomodori tondi, rossi, sodi e grandi a testa 
Tonno sott'olio (1 scatoletta per 4 pomodori)
Sale

Olio
Origano
Maionese
Capperi


Prendete i pomodori (che non siano né troppo ciuri né troppo molli) e tagliate via il cappellino superiore.


Con un cucchiaino svuotate il pomodoro dalla polpa e dai semi facendo molta attenzione a non bucare la buccia, rimarranno delle scatoline vuote.

Metteteli capovolti sulla carta da cucina per qualche minuto in modo da rila-sciare il liquido in eccesso. 


Eliminate dalla polpa estratta il sugo e i semi, tagliate piccoli piccoli i pezzetti che rimangono.

Aggiungete sale, origano, olio e il tonno sminuzzato dopo aver scolato l'olio della lattina.

Mescolate il tutto aggiungendo, se vi piace, un pochino di maionese. Riempite con questo composto i pomodori.


Ricopriteli con i coperchietti o, se volete, lasciateli scoperti e decorate le cime con fiocchetti di maionese, olive, capperi, foglie di prezzemolo, basilico o quello che vi piace di più.


Decorate il piatto in cui li sistemate con delle belle foglie d'insalata fresca e croc-cante. Si mangia con un cucchiaino e si accompagna con pane fresco.

domenica 21 febbraio 2016

Spiedini freddi

È una ricetta facile e divertente, molto adatta per un party, un aperitivo, un compleanno. 


Ingredienti

  1. Spiedini di legno lunghi 20 cm circa, tanti!
  2. Mozzarelline piccole tonde
  3. Pomodorini ciliegina
  4. Cubetti di formaggio tipo emmenthal o altro formaggio a pasta dura
  5. Olive senza nocciolo nere e verdi
  6. Fettine di cetriolo
  7. Ravanelli
  8. Peperoni
  9. Rondelline di wurstel
La quantità degli ingredienti dipende ovviamente da quanti spiedini volete fare, regolatevi voi!

Preparate dei ciotolini con dentro gli ingredienti che volete usare, nell'elenco ci sono solo alcune possibilità, sta poi alla vostra fantasia fare quante varianti volete.

Lasciate almeno 3 cm vuoti all'inizio e alla fine dello spiedino. Infilate gli ingredienti sullo spiedino alternandoli in modo che i colori stiano bene insieme e in modo da avere, mangiando, un bel contrasto di consistenze.

Mettete su un piatto grande un pompelmo o un melone o una zucca o un'angu-ria o un'arancia, dipende da quanti spiedini avete e da cosa avete a disposizione in casa, tagliate via una fettina di sedere in modo che poggiandolo sul piatto non rotoli.

Infilzate gli spiedini tutt'intorno come un riccio di mare. Potete anche fare più di un riccio di dimensioni diverse, l'effetto sarà comunque molto bello, divertente e gustoso.

Usando questo stesso sistema si possono fare degli spiedini con la frutta fresca tagliandola a dadini e giocando con gli accostamenti di colore.

Diventa un dessert fresco e divertente!

venerdì 12 febbraio 2016

Dolci si e dolci no, basta saper scegliere

Torte farcite alla crema o semplici ciambelle allo yogurt. Crostate di frutta fresca o meringate alla panna. Anche con i dolci bisogna saper scegliere. E imparare fin da bambini quali vanno riservati alle grandi occasioni e quali invece possono essere mangiati con maggiore frequenza.

LORA GIUSTA. Il momento migliore per un dolcetto è L'ora della merenda, dopo aver corso e giocato all'aperto. Anche la mattina, a colazione, una piccola porzione di torta casalinga è concessa una volta tanto. Il dolce sarebbe invece da evitare in chiusura di un pasto corposo o la sera prima di andare a dormire, magari dopo essersi già lavati i denti. 

ANCHE TUTTI I GIORNI

Con bambini golosi e affamati in casa è molto utile capire con chiarezza a quali dolci dare un via libera quasi totale e quali, invece, sono da riservare alle occasioni speciali. La categoria permessa ogni giorno è quella dei "finti dolci", che comunque danno una certa golosa soddisfazione. In primo piano ci sono le macedonie di frutta che, con un cucchiaio di yogurt bianco o di ricotta montata con un po' di cannella sembrano davvero un dessert. Poi c'è la frutta cotta, decisamente meno popolare, ma basta un po' di marmellata senza zucchero e tre o quattro pinoli per renderla attraente e oggettivamente squisita. Anche gelatine e purè di frutta senza zucchero aggiunto e conservanti vanno bene.

SOLO A MERENDA

Crostate, strudel, torte alla frutta, pandispagna, muffins, crème caramel, possono essere consumati invece un paio di volte a settimana, meglio se in occasione della merenda. Sono già troppo ricchi per essere proposti a fine pasto. A metà pomeriggio, invece, il bambino, dopo l'impegno della scuola e le eventuali corse ai giardinetti, ha maggior bisogno di una sferzata di energia da utilizzare con il. minimo lavoro digestivo.

LE GRANDI OCCASIONI

Tiramisù, panna cotta, mousse al cioccolato, profiteroles, torte con crema pasticcera, panna e pasta frolla, krapfen: per chi ama i dolci sono una vera e propria droga. Assolutamente lecita se proposta rigorosamente una volta ogni tanto. Il che significa una volta al mese, o proprio quando ce li si trova di fronte a una festa o in una cena da amici e proprio non si può (o vuole) dire no grazie.

BAMBINI, MUOVERSI!

Occuparsi di ciò che mangiano i bambini è importante. Altrettanto importante è l'attività fisica. Secondo una ricerca Ipsos del 2011, circa il 20% dei ragazzini non fa sport e il 59% passa al chiuso la maggior parte del tempo libero, quasi sempre davanti alla TV o al computer. Due ore settimanali di danza, nuoto e calcio, magari accompagnati in auto dai genitori, non sono sufficienti a compensare questa sedentarietà. Molto più utile sarebbe giocare all'aria aperta, in un parco, andare a scuola a piedi, buttare via il telecomando e alzarsi ogni volta che si vuole cambiare canale. Insomma, uno stile di vita attivo è più importante dello sport programmato e strutturato.

QUANTE VOLTE DOTTORE

È ormai chiaro a tutti, i dolci vanno maneggiati con cura. E, soprattutto, consumati con moderazione. Ecco quali concedere e con quale frequenza.
  • Anche tutti i giorni: macedonia, fragole o frutti di bosco con, saltuariamente, una pallina di gelato artigianale; mela cotta con cannella e chiodi di garofano, composte o gelatine di frutta.
  • Una-due volte alla settimana: crostate, strudel, torte alla frutta, torta margherita (una fetta larga due dita della mano di un adulto se a fine pasto, quattro dita se a merenda), muffins o torte con frutta, budino di semolino, crème caramel, preparazioni a base di ricotta.
  • Solo ogni tanto: dolci al cucchiaio come tiramisù, panna cotta, mousse al cioccolato, profiteroles, torte con crema pasticcera, panna e pasta frolla, krapfen.

giovedì 11 febbraio 2016

Senza esagerare via libera al dessert

È scontato: i bambini preferiscono fare merenda o terminare il pasto con un dolcetto anziché con la frutta. Una piccola concessione che non è certo incompatibile con una corretta alimentazione, purché non diventi un'abitudine quotidiana. 

PASTA FROLLA, MA CON L'OLIO. Ingredienti da utilizzare nei dolci per bambini:
✓ la frutta, anche se contiene zuccheri semplici come il fruttosio, è ricca di fibre solubili che ne modulano l'assorbimento
✓ il miele è certamente preferibile allo zucchero perché meno calorico e ricco di vitamine e sali minerali
✓ il cacao amaro è preferibile al cioccolato perché meno grasso e privo di zuccheri semplici
✓ l'olio di riso può a volte sostituire il burro, come nell'impasto per le crostate che non sarà proprio quello detta pasta frolla ma che verrà ugualmente apprezzato.
DOLCE PER FAR FESTA

L'arrivo in tavola di un dolce è un momento di festa da vivere senza sensi di colpa. Nessun cibo va demonizzato, basta quindi non esagerare. In nessun caso, invece, la crostatina o il biscotto goloso devono essere proposti per distrarre da un capriccio o far accettare un "no" poco gradito. Tanto meno la torta preferita deve essere il premio per un buon voto a scuola, mentre può essere un'idea affettuosa prepararla a sorpresa per festeggiare una ricorrenza come il compleanno o un piccolo avvenimento come il successo in un'impresa sportiva o la fine dell'anno scolastico.

UN PIACERE DA CONDIVIDERE

A volte proporre un dolce serve semplicemente a sottolineare il valore di un momento speciale da condividere, come il pranzo della domenica o la visita di un amico. La torta preparata dalla mamma o dal papà comunica un'idea del "prendersi cura", del dedicare tempo anziché soldi alle persone che ci sono care. Concedere, e concedersi, una trasgressione golosa di tanto in tanto evita anche che intorno a determinati cibi si crei un alone di proibito che li rende ancora più attraenti.

C'È TORTA E TORTA

Ma il vero segreto è scegliere preparazioni non troppo ricche di grassi e zuccheri semplici. È meglio evitare, ad esempio, la pasta frolla, che contiene molto burro o proporla in una versione alleggerita, magari perparata con olio di semi o di riso. È utile anche sfruttate il potere dolcificante di frutta, succo di mela, gelatine. I dolci possono invece essere utilizzati per favorire il consumo di frutta da parte dei bambini. Una macedonia o una coppetta di fragole e lamponi diventano più attraenti se accompagnate da yogurt bianco o un cucchiaio di gelato artigianale, il tutto rigorosamente senza zucchero aggiunto.

EVVIVA LA TORTA DI MELE

Sono perfetti da questo punto di vista anche lo strudel e le torte di mele, benché la cottura danneggi le vitamine presenti nel frutto fresco. Un goloso compromesso possono essere le crostate guarnite con frutta fresca o i dolci da forno accompagnati da salsine preparate frullando frutta estiva, come pesche, lamponi o albicocche ben mature. Sono i famosi coulis, come li chiamano, con termine caro agli chef, i francesi, semplici passati di polpa di frutta, buoni e vitaminici.

CHE CI HA FATTO DI MALE LO ZUCCHERO?

Limitare lo zucchero, è una norma che va osservata fin dalla più tenera età, per evitare che il bambino venga condizionato dai sapore dolce. Sia lo zucchero industriale, saccarosio, sia i cibi che contengono grandi quantità di carboidrati solubili come miete, marmellata, cioccolato, bevande zuccherate e dolciumi, sono molto gratificanti e spesso inducono dipendenza psicologica. In effetti sono tutti cibi golosi che purtroppo, assunti spesso e in quantità, non fanno bene. Producono rapide fluttuazioni glicemiche e insutinemiche che rendono più frequente La comparsa dí sensazione di fame e intensificano i processi di sintesi lipidica. Gli zuccheri a rapido assorbimento hanno comunque anche qualche caratteristica positiva. Forniscono, ad esempio, una notevole quantità di energia che può essere prontamente utilizzata con il minimo sforzo digestivo. Ecco spiegato perché no ai dolci tutti i giorni, sì al quadratino di cioccolato dopo una discesa impegnativa sugli sci.